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DIZIONARIO DEI VIDEOGAME

Da DVG - Il Dizionario dei Videogiochi


Dizionario dei Videogame
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AutoreFabio Rossi
EditoreVallardi
Data di pubblicazione1993
Prezzo5,16 euro
Pagine450


Perchè i videogiochi?

Il fenomeno del cosiddetto retrogaming (la passione per i giochi d’annata, dal punto di vista del collezionismo ma in parte anche del vero e proprio desiderio di giocare) è ormai diventato parte a pieno titolo del panorama ludico. Questo vale soprattutto, se si guarda alle cifre del giro di affari, con i videogiochi, intesi sia per PC/MAC sia per macchine ormai estinte come Amiga e perfino tutte le console (ad esempio Dreamcast…) e i vecchi coin-op da bar. Negli Stati Uniti ci sono molti negozi che, stanchi della pressione costante rappresentata dal volume di uscita dei giochi nuovi, si sono specializzati solo e unicamente nel retrogaming. Anche in Italia c’è almeno un negozio che vende solo giochi d’annata e che – a giudicare dalla sua assidua presenza alle manifestazioni – deve avere un buon giro di clientela.


Info sui videogiochi per tutti

Il problema per il collezionista è, come sempre, la difficoltà di reperire informazioni sui giochi, sulle macchine e sulle date di uscita dei vari prodotti. Anche in questo caso la saggistica dedicata è quasi inesistente, ma si può ricorrere ai libri usciti parecchi anni fa per orientarsi un po’ meglio nel mare magnum delle produzioni di questi decenni o semplicemente per soddisfare la propria curiosità.

Nel 1993 uscì per i tipi della Vallardi un piccolo (di formato) ma massiccio (oltre quattrocento pagine) volumetto scritto da Fabio Rossi, uno dei massimi esperti di videogiochi dell’epoca intitolato Dizionario dei videogame. Come il titolo fa capire, si tratta di un libro in ordine alfabetico che tratta non solo i temi classici dell’argomento (i titoli più famosi e/o popolari, le macchine, le aziende, i termini tecnici) ma anche elementi quali le campagne promozionali, le controversie e altro ancora. Il volumetto è anche illustrato con una certa ricchezza, con immagini di buona qualità.


Datato ma storico

Ovviamente molti anni sono passati e il volumetto non può non averne risentito, specie in settori dall’evoluzione frenetica quali quelli di software e hardware. Ad esempio, si può restare stupiti di non trovare menzioni di Doom, salvo poi ricordarsi che uscì per la prima volta alla fine del 1993 e quindi era impossibile da commentarlo sul volume. Certe esclusioni invece lasciano più perplessi, ad esempio la mancata citazione di giochi come Wolfenstein e Wolfenstein 3D, i “padri” di Doom e “indirettamente” degli sparatutto odierni. Sono presenti anche alcune inesattezze nelle informazioni sulla sua epoca.

Anche così, comunque, il volumetto resta una valida guida al mondo videoludico ‘che fu’, sia per chi è curioso che per il collezionista. E pensare che fino a poco tempo fa veniva venduto dalle librerie remainder alla cifra molto modesta di 2,50 euro…

L’impressione: vale ben più di quel che costa.


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