OLIVETTI M-20

Da DVG - Il Dizionario dei Videogiochi


Storia

Nel 1982 la Olivetti si unì al panorama dei grandi produttori di personal computer con il modello Olivetti M-20. Questo modello, tuttavia, non fu il primo computer della casa italiana: pochi anni prima era disponibile il portatile Olivetti M-10, un piccolo gioiello, e ancor più lontano nel tempo, nel 1967, la Olivetti lanciò sul mercato il primo vero calcolatore personale, la P-101. Tuttavia pochi compresero l'importanza di una simile macchina: i tempi non erano maturi e i computer nostrani dovettero aspettare.

L' Olivetti M-20 fu sviluppato nei stabilimenti americani di Cupertino, basato su un processore Z-8001 a 16 bit. Questa scelta rese impossibile l'uso del MS-DOS e la Olivetti decise di sviluppare un proprio sistema operativo, il PCOS. Oggi un simile prodotto è considerato un prezioso esempio di originalità informatica, ma allora si rivelò troppo limitativo per gli utenti: alcuni modelli potevano far girare un versione primordiale dell'MS-DOS, ma era necessario avviare il computer con un secondo processore Intel. Nell'aspetto l' Olivetti M-20 si presenta diviso in due corpi principali, il monitor ed il cabinet: quest'ultimo unisce la tastiera e i due disk drives in un elegante involucro di plastica. Tutte le parti interne ed esterne sono facilmente smontabili per permettere agli utenti di sostituire senza difficoltà le parti difettose.

L' Olivetti M-20 si diffuse principalmente nelle strutture scolastiche, negli uffici e dovunque fossero richieste le reti interne, rese possibili dalle potenzialità offerte dal computer. Nel complesso l' Olivetti M-20 fu un computer dalle grande potenzialità, ma con un successo limitato.

Scheda

  • Anno: 1983
  • Produttore: Olivetti
  • Modello: M-20
  • Processore: Z8001
  • Disco: 2 drives da 5”1/4

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