STAR RAIDERS

Da DVG - Il Dizionario dei Videogiochi


Star Raiders è un videogioco prodotto da Atari per la sua famiglia di computer a 8-bit. Il videogioco è stato programmato da Doug Neubauer e rilasciato nel 1979. Il gioco si distinse per la grafica in soggettiva che mostrava l'esterno della nave spaziale che si muoveva nell'ambiente tridimensionale mentre combatteva contro i nemici (che la documentazione identifica come gli Zylons). Sebbene fossero giù stati presentati giochi che utilizzavano questa prospettiva Star Raider si distinse per la grafica avanzata e per la complessità del gioco. Questo spinse molti altri produttori a cercare di imitare il gioco generando negli anni 80 molti videogiochi di combattimento spaziale che culminarono con le serie Wing Commander e la serie X-Wing. Questo gioco fu uno di quelli che ispirò il famoso Elite. Fu anche uno dei primi videogiochi spaziali di combattimento in prima persona (con Starhawk del 1977 e Star Fire del 1979) e può essere considerato un precursore del genere sparatutto in prima persona. Il videogioco era spesso utilizzato dai negozi di informatica per mostrare le capacità dei computer Atari.

“Star Raiders” (trad. “I Predoni dele Stelle”) era distribuito in una cartuccia ROM, il metodo preferito di distribuzione dei videogiochi per i sistemi Atari a 8-bit. Il gioco utilizzava il joystick per comandare la direzione dell'astronave e un tastierino addizionale per inviare i comandi, lo si può considerare l'archetipo dei giochi di pilotaggio e combattimento.


Una cartuccia di Star Raiders per
Atari a 8 bit; le prime versioni
avevano un'etichetta errata
(“Star Raider”).


In seguito il gioco fu portato su altri computer Atari e su altri sistemi.

Scheda del gioco

Gameplay

Mappa galattica e iperspazio

Il gameplay del gioco è un adattamento dei primi videogiochi testuali di Star Trek, il giocatore guida la sua astronave nello spazio muovendosi in una galassia rappresentata tramite una mappa stellare bidimensionale suddivisa tramite una griglia. Ogni griglia può contenere una base stellare o delle astronavi nemiche, la vista tridimensionale viene utilizzata quando il giocatore si muove nei singoli elementi della griglia. Quando il giocatore vuole muoversi tra i diversi elementi della griglia invece deve utilizzare l'iperspazio, il gioco mostra una schermata animata che ricorda quella visibile nei film di Star Trek o di Guerre Stellari, delle linee bianche partenti dal centro dello schermo si estendono radialmente. Nei livelli più difficili in movimento tramite iperspazio richiede che il giocatore mantenga centrata l'astronave mentre questa si muove nell'iperspazio.

Combattimenti, danneggiamenti e risorse

Alla classica formula dei giochi di Star Trek Star Raiders aggiunge il combattimenti nello spazio tridimensionale. Nella schermata principale il giocatore può guardare anteriormente o posteriormente all'astronave. Per difendersi dalle astronavi nemiche il giocatore lancia delle sfere infuocate. Le astronavi Zylon sono presenti in tre tipologie e vagamente ricordano le astronavi Cylon della serie Galactica o quelle di Guerre stellari. In basso a destra si trova un riquadro che mostra la presenza di basi stellari o astronavi nemiche nelle vicinanze. Inoltre è presente una modalità di esplorazione che permette di effettuare un'analisi ad ampio raggio della zona.

I nemici sparano contro l'astronave del protagonista e nel caso lo colpiscano l'astronave ne risulterà danneggiata. Inoltre l'astronave può essere danneggiata dalla collisione con meteoriti vaganti. A differenza di molti altri videogiochi in Star Raiders il giocatore ha a disposizione una sola vita ma lo schermo di energia dell'astronave è in grado di subire diversi colpi, l'astronave verrà distrutta solo nel caso che lo schermo sia senza energia o guasto. Esistono varie tipologie di danni, questi possono colpire gli scudi, i motori, le armi o i sistemi di analisi che possono funzionare in modo intermittente o non possono guastarsi completamente. Nel caso di guasti o di scudi con poca energia il giocatore deve dirigersi verso una base stellare per effettuare le riparazioni e reintegrare la scorta di energia degli scudi. Le basi stellari possono essere distrutte dagli Zylon se questi occupano un settore della griglia per troppo tempo. Tutti questi elementi rendono il videogioco coinvolgente e spingono il giocatore a immedesimarsi nel personaggio in un modo non comune per l'epoca.

Punteggi

A differenza di molti altri videogiochi in Star Raiders il giocatore poteva vincere distruggendo tutte le astronavi nemiche. Tuttavia il giocatore riceveva un punteggio solamente vinceva, moriva o rinunciava alle missioni. Durante il gioco non veniva mostrato nessun punteggio.In questo caso il punteggio era espresso come fosse un grado militare, il grado era accompagnato da una classe numerica. I giocatori scarsi ricevevano valutazioni come “Garbage Scow Captain” (capitano nave immondizia) o “Galactic Cook” (cuoco galattico). La valutazione dipendeva da una formula che teneva conto del livello raggiunto, dell'energia e del tempo impiegato, delle basi stellari distrutte, del numero di nemici distrutti, del fatto che avesse vinto o che fosse stato distrutto.

Tra i possibili gradi i primi erano

  • Star Commander (Class 1)
  • Commander
  • Captain
  • Warrior
  • Lieutenant
  • Major
  • Ace
  • Pilot
  • Novice
  • Rookie (Class 5)

Caratteristiche tecniche

Star Raiders come molti altri giochi utilizzava uno schermo bitmap con risoluzione di 160 x 96 con quattro colori. Le astronavi erano mostrate come degli sprite sullo schermo, la ridotta potenza di calcolo dei computer di allora non avrebbe permesso di realizzare una grafica poligonale decorosa mentre gli sprite erano gestiti in hardware dai computer e quindi non impegnavano il processore. Il gioco miscela la modalità grafica e la modalità testo delle macchine Atari. Nella parte superiore dello schermo il gioco utilizza la modalità grafica, mentre nella parte inferiore utilizza la modalità testuale con l'utilizzo di un carattere con taglio futurista.

Il gioco dal punto di vista sonoro gestisce i motori, le esplosioni, gli allarmi e altro tramite il sintetizzatore integrato dentro l'integrato Atari POKEY (Doug Neubauer aveva lavorato alla progettazione dell'integrato).

L'intero gioco, compreso di codice e grafica era contenuto in una ROM da 8K e richiedeva 8K di RAM per essere eseguito e quindi poteva essere utilizzato da tutti i computer Atari a 8 bit.

La distruzione di una navicella provocava l'emissione di una serie di punti che erano calcolati nella scena tridimensionale. Dato che il processore dei computer non aveva una istruzione di divisione quando nel gioco c'erano diverse esplosioni questo rallentava significativamente.

Un bug del gioco permetteva alla navetta quando era ferma di evitare gli oggetti su una rotta di collisione ruotando semplicemente la navicella.

Adattamenti e seguiti

Versioni di Star Raiders furono create per Atari VCS 2600, Atari 5200 e Atari ST. Tra queste la più nota è probabilmente la versione per Atari 2600 presentata nel 1982 e venduta con un particolare controller da collegare alla console per sopperire alle limitazioni del controller della console. La versione per Atari 5200 era virtualmente identica alla versione per computer e si avvantaggiava della presenza di un controller analogico e di alcuni cambiamenti grafici minori.

Atari in seguito produsse un seguito poco riuscito chiamato Star Raider II. Star Raider II inizialmente era il gioco The Last Starfighter conversione del film omonimo. Dato lo scarso successo del film Atari decise di completare il gioco e rinominarlo Star Raider II. Il gioco era progettato per i computer Atari a 8 bit ma venne portato anche su Commodore 64, Amstrad CPC e Sinclair ZX Spectrum.

Una versione aggiornata del gioco chiamata Star Raider 2000 era pianificata per la console Atari Jaguar nel 1995. Per ragioni sconosciute il gioco venne rinominato Space War 2000 e in seguito il gioco venne annullato quando Atari pubblicò BattleSphere un videogioco simile sviluppato da uno studio indipendente. Un prototipo di Space War 2000 fu in seguito venduto insieme ad alti progetti incompiuti anni dopo. Occasionalmente copie del gioco possono essere trovate su EBay.

Neubauer rilasciò in seguito Solaris, un videogioco con molti elementi in comune con Star Raider. Solaris pur essendo disponibile per il meno potente Atari 2600 era dotato di una grafica migliore di Star Raiders. Atari sviluppò un videogioco spaziale tridimensionale più avanzato con Star Wars, purtroppo il gioco aveva un gameplay semplicistico.

Molti competitori di Atari produssero dei giochi simili a Star Raider, tra i molti il può noto fu Starmaster dell'Activision.

Fumetti

Le prime copie del gioco erano accompagnate da Atari Force un mini fumetto (prodotto dalla DC Comics). Questo era il terzo fumetto della serie, precedeva i fumetti dei giochi Defender e Berserk. Due fumetti finali accompagnarono i giochi Phoenix e Galaxian.

Nel 1983 DC Comics pubblico una graphic novel inspirata al gioco. Venne scritto da Elliot S! Maggin e illustrato da José Luis Garcia Lopez.

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