3D

Da DVG - Il Dizionario dei Videogiochi


Abbreviazione di “tre dimensioni”.

Storia

La ricerca della tridimensionalità è sempre stata un grande cruccio per gli autori di videogiochi, continuamente impegnati nel tentativo di realizzare immagini il più possibile realistiche e coinvolgenti. Nel corso degli anni sono state proposte varie soluzioni, dai poco pratici occhialini rossi e verdi già sperimentati in campo cinematografico, all’olografia.

Nei primi anni del ’90 purtroppo le limitazioni legate all’efficienza e i costi elevati delle tecnologie richieste allora, non avevano ancora permesso una diffusione su larga scala di videogiochi tridimensionali di buona qualità, nonostante si erano ottenuti discreti risultati utilizzando occhiali stereoscopici a cristalli liquidi.

Nella seconda metà degli anni novanta, con l’avvento di nuove tecniche di programmazione, e hardware specifici nella gestione di ambienti tridimensionali sempre più dettagliati, nonché lo sviluppo evolutivo stesso di apparecchi casalinghi (computer e console) sempre più sofisticati, l’uso del 3D e divenuto di uso comune in tutti gli ambiti, rasentando talvolta la perfezione, tra l’immagine computerizzata e la percezione reale dell’oggetto fisico.


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